Morte di lingua e variazione lessicale nel greco di Calabria

Tre profili dalla Bovesìa
Maria Francesca Stamuli

24grammata.com – Αφιέρωμα: Οι Ελληνόφωνοι της Κάτω Ιταλίας
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PARTE I. L’enclave attuale: la morte del greco di Calabria. In questa parte del lavoro si descriveranno le condizioni di uso del bovese, tali da definire la varietà greco-calabra come un caso di morte di lingua.
PARTE II. Morte di lingua e diacronia: nuove prospettive metodologiche. In questa parte del lavoro si espliciteranno: a. le difficoltà riscontrate nella letteratura di riferimento sia per la definizione dei casi di varietà morenti, sia per la messa a punto di adeguati metodi di rilievo del dato linguistico (e in particolare di quello lessicale); b. il valore metodologico ed euristico dell’opportunità offerta dal greco di Calabria di utilizzare un puntuale confronto diacronico del materiale lessicale tra due condizioni sociolinguistiche cruciali: quella della varietà ancora in uso presso la comunità oggetto del rilievo, e quella della varietà ormai sparita da tutti i domini comunicativi dell’intera enclave prima alloglotta; c. le modalità della raccolta dei dati lessicali adottate in questa ricerca, con una presentazione dettagliata del protocollo di inchiesta seguito.
PARTE III. I semi-parlanti: tre profili: in virtù della centralità riconosciuta in letteratura al singolo parlante nel determinare la morte di una lingua, in questa parte del lavoro si dà voce ai tre informatori (Agostino, Attilio e Bruno) di cui viene esaminata una parte del materiale lessicale prodotto durante l’inchiesta condotta nel 2005. Le ‘piccole storie’ di questi tre semi-parlanti5 aiutano a comprendere meglio i loro atteggiamenti linguistici attraverso la rappresentazione che essi danno di sé, del proprio vissuto e del rapporto che hanno avuto ed hanno
con la varietà in esame.
PARTE IV. Dati lessicali e diacronia: la comparazione con l’AIS. In questa parte del lavoro si proporrà un confronto puntuale tra le forme lessicali fornite dai tre informatori e le corrispondenti forme riportate nell’AIS in traduzione di
lessemi e sequenze di frase italiane. Le forme lessicali prodotte sarannο considerate nel contesto di elicitazione e, ove possibile, saranno rapportate alla percezione e agli usi di ognuno dei tre informatori.
V. Conclusioni: morte di lingua e lessico, una prospettiva privilegiata sulla variazione. A conclusione del lavoro, saranno presentate alcune considerazioni generali sui processi di variazione emersi dal materiale lessicale esaminato. Si valuterà, in particolare, se tali cambiamenti siano dovuti esclusivamente alla condizione di morte di lingua o se essi, piuttosto, non vadano correlati a modalità di variazione che si rilevano anche nelle lingue in uso.

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